Ci sono tantissimi oli essenziali in commercio, ma è possibile realizzarli da soli? Gli oli essenziali fai da te sono una grande passione e con gli ingredienti giusti si possono ottenere e usare con grande soddisfazione: vediamo insieme come fare e tutte le raccomandazioni.
Metodi di fabbricazione oli essenziali
Conosciamo tutti gli oli essenziali che si presentano sotto forma di sostanza liquida con colore che varia a seconda della pianta che si sta utilizzando con un aroma molto potente e volatile. Di norma si realizza con parti della pianta che possono essere i fiori, i frutti, le foglie, i semi oppure i rami.
Un ingrediente naturale che viene impiegato in diverse modalità ed è estremamente importante per la cura di mente e corpo. I laboratori specializzati e le aziende che si occupano della fabbricazione operano in diversi modi:
- Distillazione in corrente di vapore d’acqua che viene utilizzata soprattutto per fiori, foglie, erbe e spezie senza che il calore possa alterare i loro principi attivi ed è il più utilizzato.
- Pressione meccanica a freddo che viene utilizzato di norma per le scorze degli agrumi impiegati per il processo, a temperatura ambiente senza utilizzo di distillazione oppure solventi. Con questo metodo la buccia viene pressata così da raccogliere la sua essenza in maniera totalmente naturale.
- Dove non è possibile applicare uno dei metodi sopra descritti allora ci si avvale dell’estrazione con solvente in erbe e spezie. Ma è un processo laborioso e caro per le aziende.
Olio essenziale fai da te: come si fa?
Ci sono diversi metodi per un olio essenziale fai da te, basta infatti scegliere gli ingredienti giusti e un metodo di distillazione sicuro. Per esempio molte persone si avvalgono dell’alambicco distillatore che è un noto apparecchio che permette la realizzazione dell’olio essenziale fai da te in casa. Senza di questo il processo riguarderebbe solo la macerazione delle piante che hanno una base oleosa per poi procedere, ma con una fatica maggiore.
Se si vuole invece utilizzare la distillazione in corrente di vapore, allora sarà necessario estrarre l’olio essenziale dalla pianta e poi fare l’acqua distillata vegetale in casa. Anche per questo processo va benissimo l’alambicco oppure l’idro distillatore.
Per un processo del tutto naturale si può far macerare l’olio vegetale di base delle erbe e dei fiori che ci sono in giardino. Il concentrato è meno forte ma comunque ottimale mantenendo inalterate tutte le proprietà.
L’alambicco è preferibile in rame proprio perché ha maggiori capacità filtranti e ha pochissimi elementi facili da usare:
- Caldaia dove si porta ad ebollizione l’acqua che genera il vapore e cattura l’olio essenziale dell’ingrediente scelto
- Colonna filtro che rimane sopra la caldaia e dove si appoggiano le parti dell’ingrediente scelto per ottenere l’olio: un passaggio molto importante e delicato
- Precamera per il raffreddamento
- Sistema di raffreddamento dove c’è il processo di codensazione del vapore con l’acqua che cade all’interno di un contenitore disponendo l’olio essenziale in uno strato superiore che si raccoglie da un rubinetto.
Il risultato del processo di distillazione è un miscelazione dell’acqua distillata aromatizzata e olio essenziale: la parte densa si separa dalla parte liquida e si ottiene il prodotto. È fondamentale che prima di acquistare un alambicco si faccia un corso per imparare ad usarlo in maniera corretta, proprio perché alcuni possono contenere dei liquidi ad alta pressione.
Quali piante scegliere per l’olio essenziale fai da te?
Non c’è limite alla fantasia, ma le piante devono essere biologiche e prive di ogni tipo di pesticida. Possono essere secche oppure fresche e sono consigliate il ginepro, cipresso, pino, eucalipto.
Ideale anche la melissa, la valeriana, la rosa e la lavanda ma non possono mancare rosmarino, menta oppure salvia. Amanti delle spezie? Lasciatevi andare con cumino oppure cannella sino agli agrumi più fruttati.